martedì 2 dicembre 2025


 Non so Jung, ma mio padre aveva il potere di svelare, di quelle «realtà effettuali», la natura di convenzioni molto più traballanti di quanto si ritiene superficialmente.

  Nel gran teatro del mondo faceva parte della minoranza di attori che non ci credono mai fino in fondo, non si identificano con la parte, e qualunque cosa dicano o facciano sono consapevoli di recitarla. 
 

 
Amedeo Modigliani -il giovane apprendista   
 
Queste persone sono incapaci di compiere le attività più banali avvolgendole di un comodo velo di abitudine, e danno facilmente l'impressione di trascorrere l'esistenza in un perenne apprendistato. 
Emanuele Trevi - La casa del mago - pag.99 

 

                  





 


domenica 30 novembre 2025


Scrat da L'Era Glaciale nel paradiso delle ghiande : r/MemeTemplatesOfficial
Ogni momento è un equilibrio imprevedibile di forze contrarie, una configurazione unica del caso nella fuga di specchi della possibilità, un oracolo cinese. È solo lì che, come il più terso dei diamanti in cima alla corona del visibile, splende intatta la realtà – 

ma basta un nulla, un battito di ciglia, e si è già stufata di aspettarci, è andata a giocare da qualche altra parte.

Emanuele Trevi - La casa del mago - pag. 226

 

 Da adulto, ho letto il famoso saggio di Montaigne sulla solitudine, dove si consiglia di farsi nella testa una specie di «retrobottega» in cui rifugiarsi anche in presenza degli altri, per riacquistare la propria autonomia, quella sovranità su sé stessi sempre insidiata dal prossimo. Mi ha fatto subito pensare a mio padre.

Lui sembrava viverci in pianta abbastanza stabile, nell'arriềre-boutique. Nel senso che poteva essere adorabile, ma la sua condizione naturale, o meglio l'istinto primario, era quello del rintanato, del disertore dal consorzio umano. «Hai presente una scogliera liscia, a picco sul mare? Cosi è tuo padre se non ti vuole dare retta. Non offre appigli».

 Altre metafore del generoso repertorio di mia madre: il polipo, occultato nel suo nerissimo inchiostro difensivo. Un telefono che squilla a vuoto. La classica Sfinge. 

Emanuele Trevi - La casa del mago - pag.17-18 

 Bisogna riservarsi un retrobottega tutto nostro, del tutto indipendente, nel quale stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e la nostra solitudine. Là noi dobbiamo trattenerci abitualmente con noi stessi, e tanto privatamente che nessuna conversazione o comunicazione con altri vi trovi luogo.  Michel de Montaigne - Saggi - Libro primo 

Tendevo a prendere per buone le massime di mia madre, ma quel modo di dire ho continuato a detestarlo, almeno quanto l'altra celebre enormità, «conosci te stesso». A me, di conoscere me stesso e di sapere come sono fatti gli altri non è mai fregato un granché. 

Quanto al primo punto, ho la sensazione che se qualcuno procede come può nella vita lo fa generalmente a sua insaputa: di nascosto da sé stesso, per così dire. Meno ti conosci, meglio stai. 

Quanto agli altri, la cosa più importante non è come sono fatti, ma che mi vogliano bene. Io sono come un cane, aspetto la carezza, il biscottino. Il cane non si conosce e non sa com'è fatto nessuno. L'unica verità del mondo, per lui, consiste in quella carezza, in quel biscottino.

Emanuele Trevi - La casa del mago - pag.14 


domenica 23 novembre 2025

Se la Ragione non può farci nulla, lo facciano queste morti, 

e ci lavino lo sguardo! 

Patrick Chamoiseau - Fratelli migranti - pag. 28

 

 

 Niente di ciò che è umano e iscritto nel vivente sfugge alla sua logica. 

Niente può sottrarsi alle sue crisi e ai suoi ecocidi. 

La barbarie lega tutte le nostre disgrazie e ci costringe a considerare insieme tutte le nostre sfide. 

È tutto legato, tutto annodato! 

La resistenza sterile è in primo luogo quella che non sa collegare. 

Pertanto le espulsioni, le fughe, i terrori, le richieste di rifugio, le suppliche d'asilo, le diverse circostanze della migranza non vanno più distinti. Derivano tutti dallo stesso attacco e scaturiscono da una stessa predazione. 

Patrick  Chamoiseau - Fratelli migranti - pag.33

 

 

 

domenica 16 novembre 2025

Venezia è come una pelle di cui ricoprirsi, scrive Katharina a Hans

a ogni passo, a ogni sguardo la città si trasforma, come se respirasse. 

Jenny Erpenbeck - Kairos - pag.357