«Se guardi un gruppo di animali qualunque - leoni, zebre, elefanti -, quel che vedi è piatto, in due dimensioni soltanto» mi spiega. «Ma quando li conosci individualmente, quando conosci la loro personalità e sai chi era la loro madre e chi sono i loro figli, ecco che si aggiungono dimensioni nuove».
In una famiglia, un elefante può apparire regale, pieno di dignità, nobile. Uno ti colpisce invece per la timidezza. Un altro è un bullo, e in tempi di magra, per procurarsi il cibo, si comporterà in modo molesto; un altro ancora è riservato; e un altro, infine, si mostrerà «platealmente» incline al gioco. (...)
Il gruppo di Fanny si unisce a quello di Felicity. Nelle famiglie
degli elefanti non conta soltanto che cosa sei - non conta
solo che sei una femmina di quarantotto anni. «Conta che sei Felicity, della
famiglia FB, e che hai quarantotto anni» spiega Vicki. Conta chi sei tu.
Sono vivi, e sono importanti gli uni per gli altri. Questo è ciò che conta
davvero.