La
solitudine è stata l’unica musa di questo paese, né la povertà o il clima
impietoso, né la terra arida o l’abbandono, ma quella recondita solitudine che
fa amare il fuoco e il silenzio. Lontano da qui, laddove gli uomini si
moltiplicano senza sforzo, altre apparenze li distraggono e nessuno riesce più
a vedere come il fumo si alza in cielo dai tetti e la terra vibra e mormora con
il sole, e tace quando il giorno si ritira.
Hector Tizon - La casa del vento - pag.56
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